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martedì 23 aprile 2013

Modus Anomali - Recensione

Modus Anomali

VOTO: 7,6
ANNO: 2012
GENERE: Horror Psicologico
AKA: Ritual



Recensione

Che trip allucinante! È scientificamente provato che se guardi anche solo cinque minuti di questo film, non puoi più smettere. Prova, davvero! 300 secondi, cos'altro avrai da fare? Arrivato a questo punto, stop. Metti in pausa. Prova a chiederti perché questo tizio si sveglia semisepolto in mezzo a una foresta. Chi è? Da quanto tempo è lì? Perché è senza memoria? Perché non ha nessun numero salvato in rubrica? Di chi è la casa che ha di fronte? Sua? Di chi l'ha sepolto? Ma chi l'ha sepolto? Un assassino? Un pazzo psicopatico? Un alieno? Qualsiasi cosa tu abbia pensato, mi spiace, ma hai sbagliato. Se vuoi delle risposte, keep watching!

Se lo guardi di notte, da solo al buio, Modus Anomali ti mette addosso un'ansia incredibile. Giuro. Lui (il tizio di prima, sì, sempre lui. C'è in ogni singola scena del film, per la cronaca) corre/insegue/scappa tra gli alberi. Musica frenetica. Mistero. Primi piani. Telecamera che si sposta convulsamente nel buio. E tu ad ogni minimo movimento hai paura che compaia qualcuno (tipo Slenderman) di fronte a te. Cioè, a lui. Alfred diceva che il terrore non è lo sparo, ma la sua attesa. Già. In realtà dal punto di vista narrativo scorre abbastanza lentamente: cioè, lui corre corre corre per tre quarti di film. Adrenalina pura. Però in effetti non succede moltissimo.

E poi? E poi BOOM!Arriva un colpo di scena fenomenale. Non spoilero, tranquillo. Beh in realtà si poteva già capire prima. O meglio, non è uno di quei colpi di scena che ti colpisce di botto, ma pian piano metti insieme i pezzi. E poi capisci. Alla fine ti verrà voglia di rivederlo da capo per controllare tutti i dettagli e gli indizi. Fidati, è tutto corretto. Il puzzle è completo. Però tutta sta parte finale dura troppo poco. Da quando i tuoi neuroni iniziano a capire come stanno realmente le cose ai titoli di coda, passa davvero pochissimo. Non so, poteva essere più approfondito, ecco.

Complessivamente, comunque, non dura tantissimo (un'oretta e venti scarsa), considerando che stiamo parlando di un film orientale. Indonesia. Già, anche là fanno film. Si trova solo in inglese sottotitolato, per ora (?), ma ci sono pochissimi dialoghi, quindi va bene così. Regia da minimo sindacale, ma quello che deve fare, lo fa più che bene. Il protagonista regge benissimo per tutto il film. Da solo. Colonna sonora perfetta. Le poche scene splatter sono assolutamente realistiche. E' un low-budget, ma quel poco che ha a disposizione, lo usa adeguatamente. L'idea di fondo è qualcosa di geniale, ma si poteva fare di meglio. Trip pazzesco, vero? Finale da bocca aperta.

Ami questo genere? MemoRator ti consiglia:

mercoledì 21 marzo 2012

Jack Brooks: Monster Slayer - Recensione

Jack Brooks: Monster Slayer

Genere: Horror
VOTO: 4,5

Jack Brooks: Monster Slayer

Recensione

Film mediocre e senza pretese. I personaggi sono banali e addirittura irritanti (come nel caso della fidanzata del protagonista), effetti speciali da b-movie (film sui mostri con mostri poco credibili, uno di loro sembra "Jabba the Hutt"). Insomma, in giro si trova di peggio, ma questo non mi sento di consigliarlo a nessuno.

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